la celiachia | cos'è la celiachia | cosa causa la celiachia | la cura per la celiachia persone celiache | come alimentarsi e cosa mangiare con la celiachia | alimenti prodotti dieta senza glutine | negozio convenzionato con servizio sanitario nazionale ASL asl a brescia bs mantova mn verona vr lago di garda | vendita alimentari alimentazione cibi freschi per celiaci senza glutine gluten free | bar pasticceria pizzeria negozio gluten free con prodotti alimenti senza glutine lattosio latte uova gluten sensibility | promozione promozioni sconti offerte su cibo bevande alimentari senza glutine gluten free per celiaci | vendita articoli prodotti alimenti senza glutine gluten free a lonato del garda desenzano castiglione delle stiviere montichiari sirmione padenghe sul garda rivoltella pozzolengo peschiera calcinato bedizzole | La Bottega Dei Sani Snc lonato del garda brescia bs

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LA BOTTEGA DEI SANI S.n.c. Via Cesare Battisti, 23/M 25017 Lonato del Garda (Brescia)
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la bottega dei sani alimenti senza glutine C O N V E Z I A T N O N O C O N V E Z I A T N O N O C O N V E Z I A T N O N O C O N V E Z I A T N O N O ASL ASL SEGUICI SU FACEBOOK SEGUICI SU FACEBOOK LA CELIACHIA Cos'è? Cos'è? Le cause Le cause La cura La cura
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica che si trova in diversi cereali: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale e l'avena. Nei soggetti che soffrono di celiachia, l'ingestione provoca una forte infiammazione dell'intestino tenue, con l'appiattimento ed atrofia dei villi intestinali, per questo motivo un celiaco può andare incontro a problemi di malassorbimento che possono poi causare anche manifestazioni extraintestinali. Attualmente i casi in Italia diagnosticati sono circa 100.000, ma si stima che siano più di 500.000, infatti grazie alla maggior attenzione dei medici di base ed alle nuove tecnologie di laboratorio, vengono diagnosticati circa 20.000 nuovi casi ogni anno.
Perché insorga la celiachia è necessaria una predisposizione genetica e fattori ambientali che la attivino. L'ingestione di glutine da parte di un individuo geneticamente predisposto a sviluppare la celiachia non è di norma sufficiente a fare si che essa si manifesti clinicamente, ma è necessario il concorso di condizioni esterne scatenanti, tra queste sembrano aver particolare importanza alcuni agenti infettivi o lo stress fisico.
Una volta diagnosticata la malattia celiaca, si deve curare, allo stato attuale non esiste una cura farmacologica, l'unica cura che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute è la dieta completamente priva di glutine. Per seguirla bisogna escludere dal proprio regime alimentare tutti quei cereali che per natura contengono glutine: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale, il glutine è inoltre contenuto nel bulgur e nel seitan, per quanto riguarda l'avena il Ministero della Salute afferma che la stragrande maggioranza di celiaci la tollera, ma per problemi soprattutto di contaminazione si preferisce escluderla dalla dieta, sono invece permessi: il riso, il mais, l'amaranto, il miglio, il sorgo, la manioca, il grano saraceno, la quinoa e i legumi in genere.
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La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica che si trova in diversi cereali: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale e l'avena. Nei soggetti che soffrono di celiachia, l'ingestione provoca una forte infiammazione dell'intestino tenue, con l'appiattimento ed atrofia dei villi intestinali, per questo motivo un celiaco può andare incontro a problemi di malassorbimento che possono poi causare anche manifestazioni extraintestinali. Attualmente i casi in Italia diagnosticati sono circa 100.000, ma si stima che siano più di 500.000, infatti grazie alla maggior attenzione dei medici di base ed alle nuove tecnologie di laboratorio, vengono diagnosticati circa 20.000 nuovi casi ogni anno.
Perché insorga la celiachia è necessaria una predisposizione genetica e fattori ambientali che la attivino. L'ingestione di glutine da parte di un individuo geneticamente predisposto a sviluppare la celiachia non è di norma sufficiente a fare si che essa si manifesti clinicamente, ma è necessario il concorso di condizioni esterne scatenanti, tra queste sembrano aver particolare importanza alcuni agenti infettivi o lo stress fisico.
Una volta diagnosticata la malattia celiaca, si deve curare, allo stato attuale non esiste una cura farmacologica, l'unica cura che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute è la dieta completamente priva di glutine. Per seguirla bisogna escludere dal proprio regime alimentare tutti quei cereali che per natura contengono glutine: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale, il glutine è inoltre contenuto nel bulgur e nel seitan, per quanto riguarda l'avena il Ministero della Salute afferma che la stragrande maggioranza di celiaci la tollera, ma per problemi soprattutto di contaminazione si preferisce escluderla dalla dieta, sono invece permessi: il riso, il mais, l'amaranto, il miglio, il sorgo, la manioca, il grano saraceno, la quinoa e i legumi in genere.
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La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica che si trova in diversi cereali: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale e l'avena. Nei soggetti che soffrono di celiachia, l'ingestione provoca una forte infiammazione dell'intestino tenue, con l'appiattimento ed atrofia dei villi intestinali, per questo motivo un celiaco può andare incontro a problemi di malassorbimento che possono poi causare anche manifestazioni extraintestinali. Attualmente i casi in Italia diagnosticati sono circa 100.000, ma si stima che siano più di 500.000, infatti grazie alla maggior attenzione dei medici di base ed alle nuove tecnologie di laboratorio, vengono diagnosticati circa 20.000 nuovi casi ogni anno.
Perché insorga la celiachia è necessaria una predisposizione genetica e fattori ambientali che la attivino. L'ingestione di glutine da parte di un individuo geneticamente predisposto a sviluppare la celiachia non è di norma sufficiente a fare si che essa si manifesti clinicamente, ma è necessario il concorso di condizioni esterne scatenanti, tra queste sembrano aver particolare importanza alcuni agenti infettivi o lo stress fisico.
Una volta diagnosticata la malattia celiaca, si deve curare, allo stato attuale non esiste una cura farmacologica, l'unica cura che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute è la dieta completamente priva di glutine. Per seguirla bisogna escludere dal proprio regime alimentare tutti quei cereali che per natura contengono glutine: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale, il glutine è inoltre contenuto nel bulgur e nel seitan, per quanto riguarda l'avena il Ministero della Salute afferma che la stragrande maggioranza di celiaci la tollera, ma per problemi soprattutto di contaminazione si preferisce escluderla dalla dieta, sono invece permessi: il riso, il mais, l'amaranto, il miglio, il sorgo, la manioca, il grano saraceno, la quinoa e i legumi in genere.
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Perché insorga la celiachia è necessaria una predisposizione genetica e fattori ambientali che la attivino. L'ingestione di glutine da parte di un individuo geneticamente predisposto a sviluppare la celiachia non è di norma sufficiente a fare si che essa si manifesti clinicamente, ma è necessario il concorso di condizioni esterne scatenanti, tra queste sembrano aver particolare importanza alcuni agenti infettivi o lo stress fisico.
Una volta diagnosticata la malattia celiaca, si deve curare, allo stato attuale non esiste una cura farmacologica, l'unica cura che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute è la dieta completamente priva di glutine. Per seguirla bisogna escludere dal proprio regime alimentare tutti quei cereali che per natura contengono glutine: il frumento (grano), il farro, il kamut, l'orzo, la segale, la spelta, il triticale, il glutine è inoltre contenuto nel bulgur e nel seitan, per quanto riguarda l'avena il Ministero della Salute afferma che la stragrande maggioranza di celiaci la tollera, ma per problemi soprattutto di contaminazione si preferisce escluderla dalla dieta, sono invece permessi: il riso, il mais, l'amaranto, il miglio, il sorgo, la manioca, il grano saraceno, la quinoa e i legumi in genere.
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